calcio


Amichevoli - Trofeo Tim all'Inter, decide Milito

gio, 18 ago 20:31:00 2011
A Bari, l'Inter vince l'11a edizione del Trofeo Tim: 7-6 alla Juventus dopo i rigori, 1-0 al Milan nel derby. La Juventus batte il Milan 2-1: Cassano, Vidal e Matri in gol. FOTO AP/LAPRESSE
Amichevoli - Tim Cup report 
INTER-JUVENTUS 1-1 (6-5 dcr)
Partita molto divertente tra nerazzurri e bianconeri (in maglia rosa): squadre un po' lunghe e "rilassate", ma la gara è godibile, soprattutto per il pubblico del San Nicola. Passano 9' e la Juventus passa in vantaggio: grande invenzione di Pirlo, in profondità per Vucinic, che davanti a Castellazzi non può sbagliare. L'Inter non attende nella reazione, e al 16' fa 1-1: Ranocchia svetta più alto di tutti (e di Bonucci, soprattutto) mettendo dentro di testa. Le squadre si affrontano a viso aperto, e anche le difese non sono attentissime: quella nerazzurra concede tanto in ripartenza, mentre gli juventini faticano molto su situazioni da calcio da fermo. Si cala nell'ultimo quarto d'ora, alla però servono i rigori: di Barzagli l'errore decisivo, che consegna all'Inter i primi due punti del torneo.
GASPERINI "SNEIJDER DEVE GIOCARE PER IL GOL - "Anche se conquistata ai rigori una vittoria è sempre una vittoria e fa piacere. Gare come queste aiutano a vedere le cose buone e meno buone della squadra, anche nel tempo ristretto di 45 minuti". Su Sneijder: "In passato sono state scelte dettate da una questione di necessità. Siamo partiti con tanti giocatori fuori nelle prime amichevoli perché mancavano Thiago Motta e Cambiasso. Sneijder deve giocare più per il gol".
PIRLO "FAREMO UNA GRANDE STAGIONE" - "Con l'Inter abbiamo fatto bene, miglioriamo partita dopo partita. Abbiamo cambiato tanto, c'è spazio per tutti. Io sto bene, anche se lavoriamo tanto: faremo sicuramente una grande stagione".
L'argentino batte un giovane Milan; nella Juventus spicca Vidal - 2
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JUVENTUS-MILAN 2-1
Scendono i ritmi, visto che la Juve schiera una formazione un po' diversa rispetto alla prima gara, e che il Milan è molto rimaneggiato, viste le tante assenze, soprattutto in attacco. Non sembra però, visto l'inizio molto pimpante, e il vantaggio al 13': è Cassano, l'idolo di casa, a partire sul filo del fuorigioco. Bonucci non riesce a fermarlo, Cassano mette dentro da due passi. Il Milan è in palla e prova a raddoppiare, prima con Boateng, poi con Van Bommel, ma Storari si salva. Poi, sale sul palcoscenico Vidal: il cileno diventa protagonista con il gol del pari: al 21' ci prova da lontanissimo e trova totalmente sorpreso Roma, che non blocca la sua conclusione. Al 35' il cileno si vede respingere il gol del raddoppio, prima da Roma, poi dalla traversa. Nel recupero, però, ecco l'assist perfetto per Matri. 2-1, tutto griffato Vidal.
CONTE "VIDAL IMPRESSIONANTE" - "Dobbiamo lavorare, sappiamo di avere una strada da percorrere: i ragazzi sono molto disponibili, sono contento. La strada è lunga, ma bisogna camminare. Abbiamo pagato i centimetri all'Inter in. Vidal? E' arrivato da due giorni e si è allenato poco. Il fatto di essere già a questo punto mi lascia grandi impressioni: ha tempi di gioco e qualità negli inserimenti".
L'argentino batte un giovane Milan; nella Juventus spicca Vidal - 3
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MILAN-INTER 0-1
Il Derby della Madonnina chiude il programma del Trofeo Tim: partita bloccata, ancorché godibile, nei primi minuti. Milito sembra in buona forma e mette in difficoltà i centrali rossoneri, che nella fattispecie sono Bonera e Oddo, centrando anche la traversa al 13'. Il Milan risponde con le sciabolate di Cassano, a mettere in movimento Emanuelson (sprecone al 10'), Fossati e il giovane Kingsley Boateng (che occasione di testa al 18'), ovvero le frecce al suo assist per l'occasione. Il risultato non si sblocca sino al 28', quando Milito scatta bene sull'imbucata di Cambiasso e fa secco Amelia. Il Milan prova a sparare qualche cartuccia nel finale, ma la mancanza di peso là davanti conta e si fa sentire. Finisce 1-0, e l'Inter è campione per la settima volta.
ALLEGRI "CONTENTO LO STESSO" - "Sono molto contento di quello che hanno fatto i ragazzi. Abbiamo fatto un paio di errori che si potevano evitare. Era importante vedere la condizione della squadra, sono contento. Cassano? Sta crescendo in condizione, è un giocatore importante per noi. Deve continuare così. Taiwo ha fatto una buona parte di gara, in alcune situazione poteva fare meglio".
L'argentino batte un giovane Milan; nella Juventus spicca Vidal - 4

 

Europa League - Figuraccia Roma, 1-0 dello Slovan Bratislava

gio, 18 ago 19:01:00 2011
In Slovacchia Luis Enrique perde 1-0 all'esordio. Gol di Dobrotka a 10' dal termine dopo che nel primo tempo i giallorossi avevano fatto vedere qualcosa di buono. Totti entra solamente nella ripresa e non riesce a cambiare le sorti della gara. Enrique crede nella rimonta
Europa League - Figuraccia Roma 
PRIMA ROMA IN EMERGENZA - La Roma a stelle e strisce, passata oggi di mano con la firma del closing di Thomas DiBenedetto, presente allo stadio Pasiensky di Bratislava, inaugura la nuova stagione e la nuova era con una sconfitta. Finisce 1-0 per lo Slovan l'andata degli spareggi di Europa League, un brutto segnale per i giallorossi che, dopo la brutta sconfitta di Valencia, volevano regalare al nuovo presidente la prima soddisfazione. Un ko che però punisce troppo la Roma viste le occasioni avute dalla squadra di Totti e compagni. Tra assenti per infortunio, Juan e Pizarro, squalifica, Daniele De Rossi, e in vacanza, il neo acquisto Lamela, il tecnico spagnolo deve fare di necessità virtù con una formazione totalmente sperimentale. La difesa è obbligata con Burdisso e Cassetti centrali, Cicinho e Josè Angel esterni. A centrocampo i maggiori problemi con Perrotta, infortunato si in Spagna e convalescente in panchina, il suo posto lo prende Simplicio affiancato da Brighi e Viviani. In attacco Totti non riesce a recuperare, sostituito da Caprari, la vera sorpresa è l'esclusione di Marco Borriello, al suo posto Okaka. Dopo la sconfitta a Valencia, che ha mostrato ancora tanti punti interrogativi a livello tattico, l'unico risultato accettabile dalla critica e dai tifosi + la vittoria. Lo Slovan, ben allenata  da Weiss, subentrato a Jarolim lo scorso 6 agosto, non sembra, però, un ostacolo difficile da superare: chiuso nella sua metà campo, cerca qualche sterile contropiede con Sebo, senza impensierire più di tanto Cassetti e Burdisso, ma soprattutto cerca il fallo con tante simulazioni ed è bravo Lahoz a non fischiare.
BUONA ROMA, MANCA IL GUIZZO - Dopo due minuti Caprari ha la possibilità di portare in vantaggio i suoi ma è buono il recupero; sempre il giovane attaccante giallorosso è protagonista pochi minuti dopo con un tiro potente dalla distanza ma è bravo Putnocky a deviare in angolo. Al 19' ancora Caprari ha la palla del vantaggio: Cicinho riesce a liberarsi sulla destra e mette in mezzo dove trova l'attaccante, all'esordio dal primo minuto, che tira di prima rasoterra cercando l'angolo basso più lontano ma la palla esce di poco a lato. La palla è costantemente tra i piedi dei giocatori della Roma che al 30' con Okaka vanno di nuovo vicino alla rete, ma l'attaccante manda alto a pochi passi dalla porta. Luis Enrique rimane in piedi vicino alla sua panchina dando indicazioni ai suoi giocatori, cambiando spesso la posizione delle punte Okaka, Caprari e Bojan. Lo Slovan riesce a dare qualche problema alla difesa giallorossa solo quando la Roma si mette nei guai da sola. Il primo tempo, però, si chiude sullo zero a zero.
RIPARTONO MEGLIO GLI SLOVACCHI - Nel secondo tempo lo Slovan entra con altra veemenza e cattiveria, chiudendo la Roma nella sua metà campo e sfiorando la rete con Klaudrubsky, che prova da fuori ma trova la deviazione di Burdisso che manda alto il pallone. Al 10' la Roma si rivede dalle parti di Putnocky con Burdisso che di testa su cross di Cicinho manda di poco alto. Calano i ritmi ma la formazione della Capitale tiene in mano il pallino del gioco e Caprari ha ancora una buona possibilità per segnare ma questa volta è il palo a mettersi in mezzo dopo essersi fatto trovare libero davanti al portiere dello Slovan. Le squadre si allungano, i ritmi calano e per la Roma arriva il momento del suo capitano che entra al posto di un buono ma sfortunato Caprari.
In Slovacchia Luis Enrique perde 1-0 all'esordio. Gol di Dobrotka - 2
GOL VITTORIA DELLO SLOVAN - Entra anche Borriello ma è lo Slovan a sfiorare la rete sempre con Sebo, praticamente unico attaccante, che viene lanciato in contropiede e solo un ottimo intervento di Cassetti riesce a salvare la porta giallorossa. Al 35' arriva il vantaggio dei padroni di casa: calcio d'angolo dalla destra, il difensore centrale dello Slovan, Dobrotka, salta indisturbato per colpire di testa e schiaccia sul primo palo dove poco può fare Stekelenburg. La Roma perde la testa e lascia spazi, come già avvenuto a Valencia, rischiando di subire anche la seconda rete con Sebo che questa volta è impreciso, disturbato anche da Burdisso. Totti ci prova su punizione ma la palla è larga sulla sinistra. Tra sette giorni ci sarà da faticare per ribaltare il risultato e conquistare l'Europa.
LUIS ENRIQUE CREDE NELLA RIMONTA - "Il risultato non mi è piaciuto, non abbiamo concretizzato le occasioni. I giocatori invece mi sono piaciuti, abbiamo controllato la partita e verso la fine abbiamo tenuto contro una squadra che ha già parecchie partite sulle gambe". Cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno Luis Enrique dopo la bruciante sconfitta slovacca. Il tecnico della Roma si dice nel complesso "soddisfatto ma nel calcio l'importante è segnare. Mi dispiace per i tifosi ma sono contento per i meccanismi, dobbiamo migliorare per diventare una squadra sempre più forte". Hanno sorpreso le esclusioni di  Totti e Borriello dalla formazione iniziale. "Ho scelto l'undici più adatto a questa partita e non ne sono pentito - assicura - Non è un risultato bello, si può ribaltare ma non è scontato che passiamo il turno contro questi avversari, abbiamo bisogno dei tifosi per ribaltare il risultato".

Europa League - Lazio 6 bellissima! Rabotnicki demolito

gio, 18 ago 20:42:00 2011
I bianconcelesti dominano l'andata dei playoff di Europa League. La squadra di Reja ipoteca il passaggio del turno ai playoff di Europa League spazzando via i macedoni. Apre le danze Hernanes al 20', raddoppia Mauri al 39'. Nella ripresa si scatenano Cissè (doppietta), rocchi e Klose
Europa League - Lazio Rabotinicki 
E’ da urlo il debutto europeo della Lazio. All’Olimpico contro un avversario a dir poco modesto come il Rabotnicki i biancocelesti vincono 6-0, archiviano il passaggio del turno e fanno sognare i propri tifosi. Sì perché la Lazio di Reja è già una bella realtà. Solida, concreta, divertente e soprattutto spietata sottorete con una coppia gol nuova di zecca ma già ispirata come quella formata da Cissè (autore di due reti) e Klose (autore del gol del definitivo 6-0 con tre assist). Molto bene anche Hernanes e Mauri, bravi in rifinitura e molto pericolosi in zona gol. Brutte notizie per Mauro Zarate in tribuna e che ha capito che avrà veramente poco spazio in una Lazio già compatta e che ha ampi margini di miglioramento
NON C’E’ PARTITA – Per la prima Edy Reja sceglie il 4-2-3-1 con Mauri, Hernanes e Cissé alle spalle di Miroslav Klose. Il Rabotnicki invece risponde con un 4-4-2 molto accorto con ben otto uomini dietro la linea della palla. La tattica attendista dei macedoni però non basta per evitare il collasso. I biancazzurri partono fortissimo e chiudono nella loro metacampo la formazione biancorossa. Dopo un paio di conclusioni di Hernanes e Mauri il gol del vantaggio arriva al 20’ con Hernanes che con un colpo da biliardo dal limite deposita la palla alle spalle di Rabotnitcki. I macedoni sono in totale balia e nella prima mezzora non passano la metacampo: Klose è ricercatissimo, controlla i palloni e li gestisce sempre con grande intelligenza. E’ lui il perno dei biancocelesti e non è un caso che proprio da un suo assist nasca il 2-0. Brocchi pennella un lancio in area sul primo palo, Klose stoppa la palla e con grande lucidità pesca al centro area Mauri che da due passi mette dentro il primo gol della sua stagione.
Nessun problema nel primo tempo col Rabotnicki - 2 SI SCATENA CISSE’ – Nella ripresa ti aspetti che la Lazio si accontenti invece la squadra di Reja non toglie il piede dall’accelleratore e continua a premere per incrementare il passivo e chiudere definitivamente la pratica qualificazione. Al 51’ così arriva il terzo centro, Klose supera un avversario e al limite dell’area serve l’accorrente Cissè che con un piatto destro deposita la sfera sotto l’incrocio. Il francese è carico come una molla e al 65’ trova il secondo sigillo personale incornando in maniera imperiosa una punizione calibrata del neo entrato Matuzalem. Non c’è più partita, la stanchezza si fa sentire ma la Lazio sulle ali di un Klose alla disperata ricerca del gol davanti al suo nuovo pubblico non molla e nei minuti finali trova altre due reti. All’85’ è il neo entrato Rocchi (entrato per un applauditissimo Cissè) con un diagonale a sfruttare l’ennesimo regalo di Klose. Rocchi ricambia il favore tre minuti dopo spedendo un pallone solo da spingere in rete a Miro che non si fa pregare e in spaccata griffa il 6-0 finale.
Nessun problema nel primo tempo col Rabotnicki - 3 REJA RAGGIANTE – E’ soddisfatto Reja a fine partita per l’ottimo debutto davanti al proprio pubblico: “La squadra si è mossa bene. Abbiamo giocato una bella partita e sono molto contento. I giocatori non hanno avuto problemi a scambiarsi la palla e di segnali positivi se ne sono visti. Klose? Non è mai stato fermo, ha fatto un po’ di tutto anche il trequartista. Alla fine sono contento che abbia trovato il gol. Se lo merita è un giocatore indispensabile per noi e di qualità straordinaria ”. Il tecnico friulano può essere contento anche per aver fatto pace con i supporter biancocelesti che a inizio ripresa hanno esposto uno striscione a suo favore: “Ringrazio i tifosi di questo gesto. Qualche volta quando un allenatore sente i fischi ci resta male. Mi ha fatto molto piacere e li ringrazio”. Chiusura d’obbligo su Zarate e sul mercato: “L’esclusione di Mauro? Ho otto punte e devo fare delle scelte.Se è sul mercato? Decide la società. Sicuramente io guardo anche gli atteggiamenti e i comportamenti. Chi lavora viene premiato. Per quanto concerne il mercato in entrato è chiuso, mi piacerebbe solo che qualche giocatore in esubero possa andarsene da qui al 31 agosto per avere un organico un po’ meno ampio”.