tennis

WTA, Cincinnati - La Schiavone passa, Wozniacki in crisi

mer, 17 ago 19:56:00 2011
Al 2° turno del WTA di Cincinnati l'italiana batte la russa Maria Kirilenko, mentre perde ancora la n° 1 del mondo, sconfitta dalla 19enne McHale. Forfait di Serena Williams contro l'australiana Stosur. Niente da fare per Pennetta ed Errani, battute rispettivamente dalla Hantuchova e dalla Peng
WTA, Cincinnati - La Schiavone passa 
Due sconfitte al 2° turno (ma di fatto il match d'esordio dopo il bye) non sono certo il viatico migliore per preparare l'ultimo Slam della stagione. Che Caroline Wozniacki sia una numero 1 'fittizia' per via delle vittorie mancate nei Major è opinione ormai diffusa, ma se la bionda di origini polacche 'stecca' anche negli altri tornei, allora le cose peggiorano sensibilmente.
Serena Williams, numero 1 'virtuale', può permettersi il lusso di giocare a intermittenza e con un po' di impegno riesce ugualmente a sbaragliare la concorrenza, come è successo a Toronto (a proposito: l'americana ha annunciato forfait per un problema all'alluce destro e dunque non giocherà con la Stosur). La Wozniacki, al contrario, non riesce mai a dare l'impressione di poter dominare le avversarie, ma finora il suo punto di forza è sempre stato la regolarità. Eppure qualcosa, in questo momento si è 'rotto'. Sarà solo un calo momentaneo, o forse è una piccola crisi.
Non bastava infatti il ko di Toronto per mano di Roberta Vinci: oggi Caroline è uscita subito di scena anche sul cemento di Cincinnati. A batterla, questa volta, è stata la 19enne Christina McHale, numero 76 del mondo, che ha avuto la meglio in due soli set: 6-4 7-5. La wild card americana ha dimostrato di possedere buone qualità ma la sua avversaria le ha dato una grossa mano, commettendo moltissimi errori gratuiti.

ATP, Cincinnati Masters - Djoko, Nadal, Murray senza problemi

mer, 17 ago 20:38:00 2011
Dopo il deludente torneo al Masters 1000 del Canada, lo spagnolo, lo scozzese e il serbo giocano una buona partita nel match d'esordio a Cincinnati battendo in due set rispettivamente Benneteau, Nalbandian e Harrison. Tsonga perde da Bogomolov, Fish domina Davydenko. Avanti anche Ferrer
ATP, Cincinnati Masters - Nadal e Murray ok 
Sul cemento di Cincinnati arriva qualche timido segnale di ripresa da parte di Rafael Nadal, che dopo lo shock dell'eliminazione con Dogid la settimana scorsa in Canada, stavolta non delude all'esordio. Intendiamoci, Julien Benneteau non è uno di quegli avversari da togliere il sonno la notte, ma l'anno scorso , sempre a Cincinnati, il mariochino faticò molto per battere il francese negli ottavi, mentre oggi ha condotto abbastanza agevolmente l'incontro.
A ben guardare, Rafa si è concesso un momento di pausa, che tuttavia non gli è costato la partita come contro Dodig (quando si è trovato avanti di un set e di un break). Dopo aver vinto il parziale d'apertura per 6-4, Nadal è andato a servire per il match sul 5-4, ma qui ha ceduto la battuta, rimettendo in discussione il set. Pronta la reazione dell'ex numero 1 del mondo, che ha subito controbreakkato (a zero) Benneteau prima di chiudere (in bellezza, con un ace) per 7-5.
"Penso di aver servito bene oggi. Con il diritto ho conquistato dei buoni punti, ho fatto tutto quello che dovevo fare, anche se un po' meno bene rispetto a quanto avrei voluto - ha confessato Rafa a fine match - Ho fatto molte cose buone, ma non su tutti i punti. Magari ne giocavo bene tre, e poi sbagliavo i successivi due. Sono sulla buona strada, ma ho ancora bisogno di migliorare nelle prossime partite".

Il serbo, lo spagnolo e lo scozzese vincono all'esordio a Cincinnati - 2 Anche Andy Murray non aveva lasciato Montreal con il sorriso sulle labbra, perdendo da Kevin Anderson con un punteggio quasi imbarazzante (6-3 6-1). Difficile dire se il Nalbandian attuale sia più forte del sudafricano (non lo è per la classifica), ad ogni modo Murray ha offerto una prestazione di tutto rispetto contro l'ex numero 3 del mondo. Dal 4-3 per l'argentino, il finalista dell'Australian Open ha cambiato marcia concedendo solo le briciole al suo avversario: è finita 6-4 6-1.
Prova di forza anche per il finalista di Montreal Mardy Fish, che ha rifilato un secco 6-0 6-2 a Nikolay Davidenko, che un po' come Nalbandian pare abbia già intrapreso la parabola discendente della carriera. Gael Monfils approfitta del ritiro di Dodig sul 4-6 6-4 4-0 a favore del francese, atteso ora da Philipp Kohlschreiber che ha battuto Feliciano Lopez 6-1 6-4. Un Tsonga che è tornato ai vecchi difetti (troppo incostante) si fa sorprendere da un ottimo Alex Bogomolov Jr, che si guadagna così un 3° turno con Murray. Perde anche Michael Llodra (doppio 6-4 da Fernando Verdasco) mentre l'altro francese Richard Gasquet supera Kevin Anderson 7-6 6-4.
Continua il momento d'oro di Novak Djokovic che non sbaglia un colpo anche nel secondo turno del Maters 1000 di Cincinnati dove rifila un netto 6-2 6-3 alla promessa americana Ryan Harrison. Il giocatore serbo è arrivato alla 54esima vittoria su 55 match nel 2011. Giudizio negativo per Harrison il quale ha provato a forzare e spesso è andato fuori giri commettendo ben 28 errori, contro solo 15 vincenti. Per Novak Djokovic il prossimo impegno sarà un ottavo di finale molto interessante contro Radek Stepanek, contro cui è in vantaggio nei precedenti per 5-1.
Alla fine ce la fa ma con la determinazione e l'esperienza che lo contraddistinguono. David Ferrer raggiunge gli ottavi di finale dopo un match tutt'altro che semplice contro Grigor Dimitrov nonostante tutto, apparso ancora un po' acerbo tatticamente. 4-6 6-1 7-5 è il risultato a favore dello spagnolo che ha reagito bene dopo aver perso il primo set vincendo il secondo con personalità. Nel terzo piazza il break nel gioco più importante dell'incontro, sul 5 pari andandosi a prendere la vittoria.

WTA, Cincinnati - La Sharapova fa sul serio, è ai quarti

gio, 18 ago 22:57:00 2011
A Cincinnati la russa ha battuto 6-2 6-3 la connazionale Kuznetsova e adesso affronterà l’australiana Samatha Stosur, che ha sconfitto la cinese Li Na. nella notte italiana scende in campo la Schiavone
WTA, Cincinnati - La Sharapova fa sul serio 
Dopo il forfait di Serena Williams e l’eliminazione della Wozniacki (peraltro favorita n° 1 solo per la classifica) diventa difficile stabilire chi sia la principale candidata al titolo nel Wta di Cincinnati.
Rientra nel novero delle pretendenti Maria Sharapova, che ha battuto 6-2 6-3 Svetlana Kuznetsova. Ma in fondo potrebbe anche accadere che a Samantha Stosur nei quarti riesca il colpaccio, anche se i precedenti contro Masha (8-0) non le lasciano molte speranze.
Intanto l'australiana ha sconfitto la cinese Li Na, ma il ko della regina del Roland Garros non è poi così sorprendente perché è avvenuto per mano di una tennista contro la quale aveva perso anche la settimana scorsa a Toronto, e altre tre volte in precedenza. Così la Stosur (che al turno precedente aveva approfittato del forfait di Serena Williams) si è imposta 6-4 3-6 6-4 e approda così ai quarti
Potrebbe rivelarsi più combattuta l’altra sfida della parte bassa del tabellone, che metterà di fronte Daniela Hantuchova a Vera Zvonareva. La slovacca si è imposta 6-3 5-7 6-3 con la francese Marion Bartoli mentre la russa ha rifilato un doppio 6-2 alla croata Petra Martic.
In corsa c’è ancora Francesca Schiavone, impegnata nella notte italiana contro la serba Jelena Jankovic.

Nadal deve imparare a perdere

nadal
La settimana del torneo di Montreal ha mostrato sia delle sorprese ma anche dele conferme. Alla fine ne abbiamo tratto diversi spunti in vista dell'ultimo Slam della stagione. Nel circuito maschile sono stato sorpreso dalla sconfitta di Roger Federer contro Jo-Wilfried Tsonga anche se al francese va dato grande merito. Lo svizzero, tornato in grande forma al Roland Garros, ha perso per la seconda volta di fila contro Tsonga. Già vittima del complesso di inferiorità nei confronti di Rafael Nadal, ho paura possa vivere le stesse sensazioni contro il transalpino. Senza nulla togliere a Jo, Roger mi ha preoccupato perché mi è sembrato rassegnato. Questo tipo di incontri sono necessari per tornare a vincere degli Slam. Roger ha bisogno di giocare match pieni di intensità in cui c'è da ribaltare il risultato. E' la cosa che gli manca davvero. Spesso lui si rifiuta di entrare nella lotta.
Jo ha impressionato? Forse. Una cosa è certa comunque: questo giocatore è impressionante. Questo tipo di giocatore d'attacco, efficente e potente, è difficile da trovare nel circuito. Anche Llodra e Gulbis fanno hanno queste caratteristiche ma non al livello di Jo. Le superfici più lente hanno uniformato il gioco e da fondocampo ora bisogna essere più solidi che mai. D'altra parte Jo prende molti rischi mettendo in difficoltà gli avversari, compreso Federer.  I suoi colpi sono costanti, la prima di servizio fa male e gli regala tanti punti. Sulla seconda dell'avversario cerca sempre un vincente e scende a rete non appena possbile mettendo pressione a chi sta dall'altra parte della rete il quale non si sente tranquillo a causa della sua aggressività. Jo sta giocando in maniera rilassata, è più istintivo e mi ricorda Pete Sampras e Pat Rafter. In più è molto rispettato. E' considerato un top player dai migliori.

Peccato che fosse stanco ed ha perso in semifinale. Aveva giocato anche il doppio con Wawrinka. Ma ora conosce meglio quale può essere il suo posto al prossimo US Open. Si sente uno dei migliori in questo momento e sa che può battere chiunque. Arriverà a New York nella miglior condizione possibile.

Non come Rafael Nadal, battuto da Dodig al secondo turno. Se pensa alle 5 sconfitte subite da Djokovic non potrà essere sereno. Le sue abilità da numero uno sono quelle di risolvere i momenti difficili e come gioca i punti cruciali dell'incontro commettendo pochissimi errori. Ma in questo momento Rafa sta fallendo nei punti chiave e sembra aver perso il suo solito 'killer istinct'.


Si è costruito la propria fiducia con i risultati. Ha vinto tutto. Sulla terra era imbattibile. La sua forza mentale lentamente sta svanendo. Forse a causa del momento di Djokovic. Nadal ha ancora grande forza mentale ma non è lo stesso giocatore di prima. Ha raggiunto il top nel tennis senza aver imparato a perdere. Tutto ciò gli ha donato grande sicurezza ma allo stesso tempo ora sta pagando il fatto di non aver quasi mai perso in carrirera. Da quando ha cominciato a essere sconfitto da Nole è andato in confusione. Nadal è scosso. Ad oggi non si è ancora ripreso. Sembra quasi sentirsi umiliato e che tutti ora sappiano quali siano i suoi punti deboli. Eppure, Novak Djokovic non è ancora 'nessuno'. Ha appena vinto a Montreal, ottenendo il  nono titolo dell'anno e il suo quinto Masters 1000 della stagione, la prima volta nella storia del tennis. Ma nel suo comportamento, nulla è cambiato. Nel player lounge puoi vederlo giocare a ping-pong con Troicki e appare sembra felice e sorridente. E' in una nuova dimensione e la sua autostima è enorme.

Ha vinto contro Mardy Fish in finale senza giocare davvero al meglio, ma è una delle sue capacità: trova il modo di vincere anche quando non è al massimo. Fish non è allo stesso livello dei migliori, ma due fattori sono molto  interessanti nell'americano che ora è un Top 10. In primo luogo, ha perso molto peso. Il tennis è uno sport veloce con tanti cambi di direzione. Essere sovrappeso diventa un ostacolo per la crescita di un giocatore. È per questo che diversi giocatori hanno perso dei chili negli ultimi mesi. Per Fish era la decisione giusta. E 'una nuova sfida per lui da giocatore arrivata al momento giusto e potrà aiutarlo a raggiungere nuove vette. Chi sarà incapace di fare ciò non riuscirà a migliorare.

Andy Murray
sta soffrendo, stagione dopo stagione vive le stesse delusioni senza che riesca a prendere le decisioni giuste per rimediare ad esse. Il tempo passa e i allimenti sono in aumento come questa settimana dove ha perso all'esordio contro Anderson. E ancora una volta ha detto che non ha giocato al meglio. Ma tutti i migliori giocatori sanno come vincere anche nelle giornate negative. Alla fine dell'anno si crea un'enorme differenza tra i migliori e gli altri. Chiediamo a Djokovic se sta giocando ogni giorno un tennis da sogno...

Una parola ora la spendo su Gaël Monfils e Richard Gasquet. Monfils ha ancora un gioco troppo difensivo. Quando le cose non vanno come vorrebbe, lotta e combatte. Si muove ancora in avanti, è quello che già stava facendo bene e ora lo fa sempre meglio. Le sue doti naturali sono enormi. Ma il cammino verso la vetta è ancora difficile per lui perché gli manca la possibilità di giocare al 100%. Per quanto riguarda Richard Gasquet, sento che sta davvero lavorando bene con Sébastien Grosjean. Spero che dopo gli US Open si costruirà un programma che gli permetterà di ottenere qualche striscia vincente, anche se significa partire dagli eventi più piccoli. Un maggior numero di vittorie al suo attivo gli sarà utile.